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Emanuele Narducci

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Immagine di un giovane che legge un rotolo di papiro Emanuele Narducci (Firenze 1950) è professore ordinario di Letteratura Latina nella Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze, dove ha studiato avendo come maestri Antonio La Penna e, al di fuori delle istituzioni, Sebastiano Timpanaro.
Dopo essersi occupato di epica dell'età neroniana (La provvidenza crudele. Lucano e la distruzione dei miti augustei, Pisa, Giardini, 1979), negli ultimi anni ha rivolto i suoi interessi prevalentemente alla storia culturale della tarda repubblica romana. Il suo metodo unisce in sintesi originale l'analisi filologica e l'indagine storica; ha scritto saggi su Cornelio Nepote, su Lucrezio, sulla storia dell'eloquenza.

Emanuele Narducci ha contribuito al rinnovamento degli studi ciceroniani con i due volumi Modelli etici e società. Un'idea di Cicerone (Pisa, Giardini, 1989) e Introduzione a Cicerone (Roma-Bari, Laterza, 1992), oltre che con i saggi introduttivi premessi alle edizioni di numerose opere dell'Arpinate nella "Biblioteca Universale Rizzoli". Un ruolo non marginale, nella sua vasta produzione, è occupato dagli studi sull'interpretazione della civiltà antica nella cultura moderna e contemporanea (con lavori, ad esempio, su Gaston Boissier, Max Weber, Michel Foucault). Di recente ha pubblicato un pamphlet che ricostruisce gli spettacolari processi della Roma di Cesare e di Cicerone, senza perdere di vista le vicende politico-giudiziarie dei nostri giorni (Processi ai politici nella Roma antica, Roma-Bari, Laterza, 1995). Attiva è la sua presenza nell'editoria scolastica e nella pubblicistica.

Negli ultimi tempi Emanuele Narducci ha dedicato parte delle sue energie all'applicazione della telematica agli studi classici, con specifica attenzione al settore delle riviste elettroniche: fa parte del comitato scientifico di «ELECTRONIC ANTIQUITY. COMMUNICATING THE CLASSICS» e dirige, insieme a Maurizio Lana «ARACHNION. A JOURNAL OF ANCIENT LITERATURE AND HISTORY ON THE WEB», che è stata, in Europa, la prima rivista dedicata agli studi sul mondo antico su World Wide Web. «Arachnion» pubblica articoli di elevato livello scientifico, e si avvale di una grafica avanzata, che permette, tra l'altro, la resa su World Wide Web dei caratteri greci.

«Arachnion» ha finora fornito le citazioni in greco antico come immagini GIF. Una diversa possibilità, forse destinata a imporsi come standard, è quella di utilizzare, per il greco, un font a spaziatura fissa; il più adatto, al momento, è SGREEKFIXED.TTF [fare click qui per andare al sito da cui prelevarlo], messo a punto da John Baima.


Le migliori pagine per orientarsi nei siti dedicati al mondo antico:
RISORSE ELETTRONICHE PER LO STUDIO DELL'ANTICHITÀ CLASSICA, a cura di Alessandro Cristofori, Dipartimento di Storia Antica, Bologna.


L'immagine riprodotta in questa pagina, raffigurante un giovane seduto che legge un rotolo di papiro, proviene da una tazza a figure rosse databile intorno al 460 a. C. L'immagine è tratta da J. D. Beazley, Hymm to Hermes, «AJA» 52 (1948) 336-343, pl. 36. Nella sua forma digitalizzata, è stata prelevata presso Washington, Smithsonian, 136373 (http://ccat.sas.upenn.edu/awiesner/bookimg13.html). L'immagine, originariamente in bianco e nero, è stata manipolata per riportarla ai colori originari.